domingo, 4 de novembro de 2012

TABULA RASA – Work in Progress


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TABULA RASA – Work in Progress

Progetto di Mauro Lovi e Olivia Toscani Rucellai

Otto luogo dell’arte, Firenze

Inaugurazione della mostra ultimata mercoledì 26 settembre alle 18,30

Artisti invitati a tabula rasa:
Mauro Lovi - Nicola Perilli - Michele Martinelli - Christophe Quarena - Elia - Livio Tessandori - Stefano Breschi - Elisabetta Nencini - Antonio Lo Presti - Danilo Trogu - Kitta Martini - RossoRamina - Benvenuto Saba - Vercelli-Giovannini-Bianchi - Adam Marelli - Matthew Licht  - Shioya Ryota - Manuela Pimentel.

  Nell'antica Roma una tabula rasa era una tavoletta di cera cancellata in modo da poter essere usata per riscrivervi sopra. Metaforicamente, è il concetto che  vuole rappresentare lo spirito vuoto che è in noi e che deve essere riempito dalle sensazioni che man mano andiamo provando.
E per poter accogliere altri scritti (esperienze ) bisogna rasare la tavola di cera e quindi fare pulizia. Aristotele ha della conoscenza una concezione empiristica: la mente umana prima delle sensazioni è una ‘Tabula Rasa’ (una tavola incerata, schiacciata e rinnovata): prima dell’esperienza sensuale non c’è nulla e per Aristotele la conoscenza ci deriva dall’esperienza sensuale.
Il nostro progetto di ‘Tabula Rasa’ (in fase di elaborazione per il suo completamento),comincia il suo percorso dal piano sgombro, per poi essere imbandito, grazie all’esperienza progettuale, artistica, sensuale ed empiristica dell’uso quotidiano delle cose. Viene man mano guarnita con oggetti frugali, contenitori di cibi, di fiori, ornamenti, rifiniture, complementi ed ancora oggetti che servono per poter vivere una vita di convivialità. La tavola parte rasa, vuota per riempirsi apparecchiata di nuove idee, e non solo per la tavola, ma anche per la vita che si conduce intorno ad essa. Quanto tempo spendiamo ogni giorno intorno ad un tavolo?  La tavola apparecchiata dove ci si siede per mangiare, il tavolo da riunioni intorno al quale ci si incontra per discutere o lavorare, la tavola ‘pubblica’ di un ristorante o di una festa  dove ci si incontra per condividere un pranzo o un banchetto, il tavolo da gioco punto di svago.
Il tavolo è nella storia dell’uomo il punto di incontro e di scambio tra le persone e spesso rappresentato come un elemento ricco di ornamenti, lavorazioni e decorazioni che lo contraddistinguono e rendono unico e prezioso ciò che accade sopra e intorno.
  Tabula Rasa è un work in progress, un laboratorio dove si parte con pochi oggetti e in seguito, in vari appuntamenti, si completa con tutte le opere degli artisti invitati, con incontri dove viene presentato il nuovo arrivo.
  Otto, in questo progetto, con gli artisti, designers e artigiani con i quali lavora, vuole proporre una varietà di interpretazioni del tavolo e degli oggetti che stanno sopra e sotto. In questo periodo storico, pensiamo sia compito di chi elabora progetti e realizza oggetti che ci circondano nel quotidiano, riflettere sulla loro identità e il loro significato, confrontandosi con i temi mutevoli della vita di tutti i giorni. Sono pezzi unici o piccole serie, opere che “ragionano” sulla loro funzione e propongono modi di interpretarla con letture originali e stimolanti.
  




TABULA RASA – Work in Progress

  In ancient Rome, a tabula rasa was a small wax tablet that could be erased in order to be written on again. Metaphorically, the concept expresses the clear spirit inside us, which is gradually filled with the sensations we experience.
To make room for further writing (experiences) one must erase the wax tablet, in other words, create a clean slate. Aristotle had an empirical conception of knowledge: the human mind, prior to experience, is a “Tabula Rasa” (a wax tablet, flattened and renewed): prior to sensual experience, there is nothing; according to Aristotle, we derive knowledge through sensual experience.
Our “Tabula Rasa” project (a work in progress) begins with a clear plane, which will gradually be filled with the various planning, artistic, sensual and empirical experiences of the everyday use of things. Frugal objects: food containers, flower pots and vases, ornaments, refinements, complements and other objects needed to live a convivial life. The table starts out cleared, empty, to be set with new ideas; not only for the table, but also for the life conducted around it. How much time do we spend, day in, day out, around a table? The set table where we sit down to eat, the table around which meetings are held, the “public” table at a restaurant or party where we meet to share lunch or a banquet, the gaming table where we keep ourselves amused.
In human history, the table is a meeting-point, a place for exchanges between people, and is often represented as an element rich with ornaments, refinements, work and decorations which distinguish it and make whatever happens upon it or around it unique and precious.
  Tabula Rasa is a work in progress, a laboratory which begins with a few objects and gradually, at various times, fills with works by the invited artists, with various meeting-times for when new pieces are presented.
  
Otto, in this project, with these artists, designers and artisans with which we work, would like to propose a variety of interpretations of the table and the objects above and below it. In this period of history, we think it is up to those who plan projects and create objects which surround us in our everyday lives to reflect on their identity and meaning, face-to-face with the changeable themes of everyday life. They are unique pieces or small series, works which “reason” with their function and propose possible modes of interpretation through original and stimulating readings.


Galleria Otto luogo dell’arte                 
Via Maggio 13 rosso, Firenze 
ingresso gratuito
orario 10-13/15.30-19.30
chiuso domenica e lunedì mattina
  
OTTO Press di Olivia Toscani Rucellai
Assistita da Anna K. Gargarian
  
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