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TABULA RASA – Work in Progress
Progetto di Mauro Lovi e Olivia Toscani Rucellai
Otto luogo dell’arte, Firenze
Inaugurazione della mostra ultimata mercoledì 26
settembre alle 18,30
Mauro Lovi - Nicola Perilli - Michele Martinelli - Christophe Quarena - Elia - Livio Tessandori - Stefano Breschi - Elisabetta Nencini - Antonio Lo Presti - Danilo Trogu - Kitta Martini - RossoRamina - Benvenuto Saba - Vercelli-Giovannini-Bianchi - Adam Marelli - Matthew Licht - Shioya Ryota - Manuela Pimentel.
Nell'antica
Roma una tabula rasa era una tavoletta di cera cancellata in
modo da poter essere usata per riscrivervi sopra. Metaforicamente, è il
concetto che vuole rappresentare lo spirito vuoto che è in noi e che
deve essere riempito dalle sensazioni che man mano andiamo provando.
E per
poter accogliere altri scritti (esperienze ) bisogna rasare la tavola di cera e
quindi fare pulizia. Aristotele ha della conoscenza una concezione empiristica:
la mente umana prima delle sensazioni è una ‘Tabula Rasa’ (una tavola incerata,
schiacciata e rinnovata): prima dell’esperienza sensuale non c’è nulla e per
Aristotele la conoscenza ci deriva dall’esperienza sensuale.
Il nostro
progetto di ‘Tabula Rasa’ (in fase di elaborazione per il suo
completamento),comincia il suo percorso dal piano sgombro, per poi essere
imbandito, grazie all’esperienza progettuale, artistica, sensuale ed
empiristica dell’uso quotidiano delle cose. Viene man mano guarnita con oggetti
frugali, contenitori di cibi, di fiori, ornamenti, rifiniture, complementi ed
ancora oggetti che servono per poter vivere una vita di convivialità. La
tavola parte rasa, vuota per riempirsi apparecchiata di nuove idee, e non solo
per la tavola, ma anche per la vita che si conduce intorno ad essa. Quanto tempo spendiamo ogni
giorno intorno ad un tavolo? La tavola apparecchiata dove ci si
siede per mangiare, il tavolo da riunioni intorno al quale ci si incontra per
discutere o lavorare, la tavola ‘pubblica’ di un ristorante o di una
festa dove ci si incontra per condividere un pranzo o un banchetto,
il tavolo da gioco punto di svago.
Il tavolo
è nella storia dell’uomo il punto di incontro e di scambio tra le persone e
spesso rappresentato come un elemento ricco di ornamenti, lavorazioni e
decorazioni che lo contraddistinguono e rendono unico e prezioso ciò che accade
sopra e intorno.
Tabula Rasa è
un work in progress, un laboratorio dove si parte con pochi oggetti e in
seguito, in vari appuntamenti, si completa con tutte le opere degli artisti
invitati, con incontri dove viene presentato il nuovo arrivo.
Otto, in questo progetto, con gli artisti,
designers e artigiani con i quali lavora, vuole proporre una varietà di
interpretazioni del tavolo e degli oggetti che stanno sopra e sotto. In questo
periodo storico, pensiamo sia compito di chi elabora progetti e realizza
oggetti che ci circondano nel quotidiano, riflettere sulla loro identità e il
loro significato, confrontandosi con i temi mutevoli della vita di tutti i
giorni. Sono pezzi unici o piccole serie, opere che “ragionano” sulla loro funzione
e propongono modi di interpretarla con letture originali e stimolanti.
TABULA RASA –
Work in Progress
In ancient Rome, a
tabula rasa was a small wax tablet that could be erased in order to be written
on again. Metaphorically, the concept expresses the clear spirit inside us,
which is gradually filled with the sensations we experience.
To make room for further
writing (experiences) one must erase the wax tablet, in other words, create a
clean slate. Aristotle had an empirical conception of knowledge: the human
mind, prior to experience, is a “Tabula Rasa” (a wax tablet, flattened and
renewed): prior to sensual experience, there is nothing; according to
Aristotle, we derive knowledge through sensual experience.
Our “Tabula Rasa” project (a
work in progress) begins with a clear plane, which will gradually be filled
with the various planning, artistic, sensual and empirical experiences of the
everyday use of things. Frugal objects: food containers, flower pots and vases,
ornaments, refinements, complements and other objects needed to live a
convivial life. The table starts out cleared, empty, to be set with new ideas;
not only for the table, but also for the life conducted around it. How much
time do we spend, day in, day out, around a table? The set table where we sit
down to eat, the table around which meetings are held, the “public” table at a
restaurant or party where we meet to share lunch or a banquet, the gaming table
where we keep ourselves amused.
In human history, the table is
a meeting-point, a place for exchanges between people, and is often represented
as an element rich with ornaments, refinements, work and decorations which
distinguish it and make whatever happens upon it or around it unique and
precious.
Tabula Rasa is a work in progress, a
laboratory which begins with a few objects and gradually, at various times,
fills with works by the invited artists, with various meeting-times for when
new pieces are presented.
Otto, in this project, with these
artists, designers and artisans with which we work, would like to propose a
variety of interpretations of the table and the objects above and below it. In
this period of history, we think it is up to those who plan projects and create
objects which surround us in our everyday lives to reflect on their identity
and meaning, face-to-face with the changeable themes of everyday life. They are
unique pieces or small series, works which “reason” with their function and
propose possible modes of interpretation through original and stimulating
readings.
Via Maggio 13 rosso, Firenze
Tel. +39 055 288977
ingresso gratuito
orario 10-13/15.30-19.30
chiuso domenica e lunedì mattina
OTTO Press di Olivia Toscani Rucellai
Assistita da Anna K. Gargarian
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